Una breve storia della tabaccheria

7 Febbraio 2020

Una breve storia della tabaccheria

 

tabaccheria
In questo articolo che pubblichiamo nel Blog di Harvin distributori automatici, vogliamo raccontarvi brevemente la storia e l’attualità della tabaccheria in Italia, che affonda le sue profonde radici di storia da oltre ben 350 anni.

La lunga storia della tabaccheria inizia alla fine del Seicento a Roma dove papa Alessandro VII da vita alla privativa sul tabacco e di conseguenza nasce la prima embrionale tabaccheria e la conseguente figura del tabaccaio. All’inizio del 1700 si ha la prima evoluzione, ovvero la tabaccheria viene accorpata alla somministrazione del mestiere del venditore di acquavite, per l’appunto chiamati acquavitari. Attenzione però che in quell’ epoca la tabaccheria non si chiamava come tale ma faceva parte dei mestieri ed era ritenuta utile per la distribuzione e il controllo di importanti strumenti di entrata per lo stato Pontificio. La tabaccheria a fine del 1700 addirittura si affianca a quella dei credenzieri Pontifici, figura assai importante, in quanto svolgevano la mansione di custodire e rifornire le credenze e le dispense dei Pontefici. Nelle mense di personaggi di primissimo piano della Roma pontificia, l’unione delle congregazioni delle arti e dei mestieri fa capire, che livello d’importanza sociale ottenne la tabaccheria fin dai sui primissimi anni di esistenza. Alla fine del XVII secolo a Roma la tabaccheria è così diffusa da superare il numero dei forni e delle bettole. In un Italia, divisa in piccole Repubbliche, la tabaccheria è un’attività riconosciuta e ben considerata, citiamo per esempio un decreto di Ferdinando II, re delle due Sicilie, che impone dazi ai tabacchi per l’importazione da altri stati,  lasciando libera la vendita di quelli coltivati all’ interno del Regno. Agli inizi del 900 la tabaccheria viene utilizzata per la distribuzione del Chinino, importante sostanza per combattere i sintomi della malaria. La tabaccheria viene subito individuata come un luogo di distribuzione ideale per la popolazione, in un’Italia affetta dalla malaria. La tabaccheria corre veloce ed infatti nell’anno 1901 contiamo già ufficialmente nel Regno d’Italia ben 28.000 tabaccherie. Un numero notevole che dimostra come la tabaccheria abbia già una spiccata capillarità con il territorio Italiano che tuttora persiste.

Il 1918 è un anno importante per la tabaccheria, infatti viene cambiata la denominazione con un regio decreto, le tabaccherie oltre a vendere Sali e Tabacchi dovranno vendere altri generi che lo stato ha assunto e assumerà in regime di monopolio. La tabaccheria ha l’obbligo quindi anche di sostituire l’insegna, che fino allora riportava solo il simbolo di Sali e Tabacchi, successivamente invece si dovrà scrivere Rivendita di generi di Monopolio. La tabaccheria sulla nuova insegna esporrà anche un numero che sarà assegnato ad ogni rivendita del comune di appartenenza. Insomma la tabaccheria si dota di un “numero di targa”. Per avere un’altra modifica all’insegna della tabaccheria si dovrà aspettare fino al 1956 e questa volta l’insegna della tabaccheria assume le stesse caratteristiche come la vediamo oggi, infatti l’amministrazione dei Monopoli di Stato diramano una circolare per tutte le tabaccherie che rende obbligatoria esporre la T bianca su sfondo nero. Un’altra piccola grande trasformazione dell’insegna che oggi conosciamo avviene nel 1984 dove vengono aggiunte anche la dicitura di vendite di valori bollati. Altra piccola rivoluzione che oggi diamo per scontata e’ l’acquisizione da parte delle tabaccherie della raccolta delle giocate del Lotto, gioco antichissimo che in Italia ha una storia di quasi 400 anni. Nel 1987 entra a far parte del circuito della tabaccheria anche il gioco del lotto che viene esteso a quasi tutte le tabaccheria in Italia. Oggi la tabaccheria annovera un numero di servizi incredibilmente esteso, si possono ricaricare servizi, pagare bollette, acquistare un numero svariato di prodotti che vanno non solo dai generi di monopolio ma fino all’ apertura di una carta di credito. In tabaccheria troviamo in genere un servizio automatico come i nostri distributori Harvin che permettono di acquistare sigarette, gratta e vinci, ricariche telefoniche, servizi, snack e bibite. Da sottolineare che vista la capillarità della tabaccheria (oggi sono circa 56.000 in Italia) il ruolo che ne ricopre ha un aspetto sociale che va al di là della mera vendita dei prodotti ma offre un vero e proprio punto di riferimento per servizi utili ai cittadini. Insomma la tabaccheria negli ultimi 30 anni si è trasformata a tal punto che ormai la stessa parola tabaccheria sembra veramente riduttiva.

tabaccheria

Possiamo concludere nel dire che la tabaccheria ha un ruolo fondamentale nella vita quotidiana di tutti noi.

Per avere informazioni su chi siamo
e sulla nostra gamma
di distributori automatici
per la tabaccheria CLICCA QUI

 

 

 

 

 

 

 

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.