La storia del distributore sigarette parte da molto lontano, infatti la sua origine era costituita da distributori automatici prettamente meccanici, con poche selezioni 3 o 4 per esattezza.
I precursori di questo sviluppo sono state aziende Statunitensi nei lontani anni 40 che costruirono dei Distributori automatici molto semplici ma altrettanto efficaci, bastava inserire un quarto di dollaro, tirare una leva e poi si poteva prelevare il pacchetto.
Il Distributore sigarette negli anni 50 e 60 aumenta il numero di selezioni e vediamo comparire i primi anche in Europa, ne troviamo nei fumosi Bar delle città, nelle sale cinema in giro per l’Europa che non aveva ancora adottato delle politiche contro il tabagismo. Iniziano ad essere posizionati all’esterno , appesi ad un inferriata o collocati vicino ai negozi di tabaccheria. Piccoli e compatti i distributori sigarette anche in questi anni erano solamente meccanici.
Dobbiamo aspettare gli anni 70 e 80 per vedere apparire i primi Distributori Sigarette elettromeccanici, che introducevano in quegli anni una rivoluzione. La tecnologia era ancora primitiva, se consideriamo i passi da gigante fatti negli ultimi 30 anni dall’elettronica, tuttavia si poteva “leggere” una moneta in modo automatico con un dispositivo elettrico, l’azionamento era ancora rudimentale, ma un motorino spingeva il pacchetto di sigarette all’uscita.
Era partita l’innovazione che vede gli anni 90 l’affermarsi (almeno in Italia) dei Distributori Sigarette nelle tabaccherie Italiane. I primi erano importati da aziende che, leggendo le esigenze del mercato, iniziarono la distribuzione di questi apparecchi in tutta Italia e fu un successo perché molto apprezzati dai clienti e anche dai tabaccai.
L’aspetto interessante di questi distributori sigarette sono i lettori di banconote in lira. Potevano leggere 1.000, 5.000, 10.000 lire e davano il resto in monete con delle gettoniere primordiali ma efficienti. Certo non difettavano di clamorosi limiti di performance con percentuali di riconoscimento dellebanconote inaccettabili ai giorni nostri.
Arrivano gli anni 2000 e arrivano le primi direttive che limitano i Distributori sigarette a funzionare solo la sera e di notte per impedire o almeno limitare l’accesso ai minori. La direttiva in Italia viene emanata dai Monopoli di Stato che però non ha fortuna e vita lunga. Alla fine degli anni 2000 viene introdotta la possibilità di riconoscere il cliente con un dispositivo di lettura applicato al distributore sigarette che permette di limitare l’accesso ai maggiori di anni 18.
In questa fase i Distributori sigarette fanno un balzo tecnologico in avanti rispetto ai tradizionali distributori automatici che rimangono un passo indietro.
Arrivano poi negli ultimi 5 anni distributori sigarette touch screen che permettono delle funzioni molto evolute, connessi ad internet permettono di erogare servizi e giochi.
Illuminati su tutto il frontale con colori sgargianti, i distributori sigarette trovano la loro naturale collocazione non solo nelle tabaccherie, ma anche in grow shop , in farmacia e in tanti luoghi dopo possono erogare prodotti di vario genere.
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