Aumento Tasse Liquidi Sigarette Elettroniche, ciò che la politica non dice

22 Dicembre 2017

L’ aumento tasse Liquidi Sigarette Elettroniche è entrato in vigore, resisteranno i negozi aperti?

I negozi specializzati nella vendita di sigarette elettroniche STAVANO vivendo una seconda ondata di crescita dopo quella vissuta nel 2011 che aveva visto l’apertura di innumerevoli punti vendita in tutta Italia e che aveva rappresentato il primo forte segnale di un settore importante come quello del “fumo elettronico”.

L’intera filiera, dai produttori di liquidi ai singoli punti vendita, in questi anni ha avuto modo di qualificarsi e specializzarsi con marchi, prodotti ed accessori per il vaping sempre più di qualità. Le aziende produttrici Italiane di liquidi e di componenti per le sigarette elettroniche si ERANO distinte per aver creato mercato anche all’estero con risultati molto incoraggianti per un settore che come tanti in Italia stava per diventare un fiore all’occhiello.

Molti negozi AVEVANO aperto più punti vendita e hanno ampliato l’offerta 24 ore su 24 installando Distributori Automatici di liquidi e di sigarette elettroniche. Anche le Tabaccherie che trattano liquidi per le e-cig hanno inserito aromi e ricambi per le sigarette elettroniche nei Distributori Automatici Touch Screen di ultima generazione installati presso le loro rivendite.

aumento tasse liquidi sigarette elettroniche

Ebbene parliamo al passato perché questa crescita positiva rischia di essere bruscamente interrotta dal nostro Governo che ha approvato il 18 dicembre, presso la Quinta Commissione della Camera dei Deputati, un emendamento alla legge di bilancio che ridisegna il quadro normativo del settore. L’emendamento impone regole sui dispositivi elettronici ma soprattutto impone un aumento tasse sui liquidi sigarette elettroniche con e senza nicotina.

Vediamo le principali novità del testo di legge:

 

È vietata la vendita a distanza di prodotti da inalazione senza combustione costituiti da sostanze liquide, contenenti o meno nicotina, ai consumatori che acquistano nel territorio dello Stato”, recita il testo.

Dunque in Italia sarà divieto totale di vendita online di liquidi, con e senza nicotina. Per ora pare che sia stata stralciato il divieto di vendita online delle sigarette elettroniche con i relativi accessori.

I negozi fisici attualmente esistenti potranno continuare a venderli, ma solo sotto l’occhio vigile dei Monopoli, con un aumento tasse sui liquidi sigarette elettroniche pari a 0,37344 euro più Iva per ogni millilitro cioè 5 euro ogni 10 millilitri poco meno di 500 euro su un litro. Un aumento medio di 5 euro per flaconcino che porta il consumatore a ricaricare la sua sigaretta elettronica con una spesa media attorno ai 10 euro rispetto ai 5/6 precedenti.

La Corte Costituzionale in una recente occasione si è espressa stabilendo che l’ aumento tasse liquidi sigarette elettroniche è legittimo, anche se sono senza nicotina.

Non ci sarà, per ora, l’obbligo di una licenza per i negozianti attivi che dovranno richiedere una semplice autorizzazione ad Aams (il monopolio di stato) il quale perlomeno, in fase di decreto attuativo da emanare entro il 31 marzo 2018, non potrà porre limiti all’approvvigionamento.

Con l’annunciato stato di crisi delle aziende di produzione anche il futuro dei negozi potrebbe subire gravi ripercussioni.

aumento tassa liquidi sigaretta elettronica

Questo nuovo scenario introdotto dal Governo ha suscitato un coro di proteste da parte delle Associazione di categoria e da tutto il comparto che conta oltre 2.000 negozi aperti e circa 30.000 occupati nel settore. Nonostante le proteste sfociate nella manifestazione del 29 novembre a Roma il settore è rimasto sostanzialmente inascoltato ed ora si trova ad affrontare una dimensione del tutto nuova ed inaspettata. Pur non entrando in merito a giudizi che non ci competono evidenziamo come l’ aumento tasse liquidi sigarette elettroniche in Italia risulti essere, di fatto, la più alta in Europa. Il probabile danno ai negozi che hanno avuto la lungimiranza di effettuare investimenti quali ad esempio i Distributori Automatici per proporre un servizio moderno ed efficace alla propria clientela sarà enorme.

Ormai al settore resta da fare affidamento sui ricorsi amministrativi e tributari tuttora pendenti e in particolare quello al TAR del Lazio presso il quale si dovrà riassumere il giudizio a seguito della sentenza della Corte Costituzionale.

Non ci resta quindi che domandarci se davvero l’ aumento tasse liquidi sigarette elettroniche porterà alla fine di questo settore e di conseguenza al ritorno alle sigarette “classiche” per molti fumatori elettronici.

Vedremo tra qualche tempo gli sviluppi e vi terremo aggiornati sulle novità.

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